
Santa Tecla – Capo Mulini in canoa
28 Giugno 2025(Sicilia, 16/6/2025)
Mattinata su un mare liscio e tranquillo a cavallo della canoa. Dal porticciolo di S. Tecla fino a Capo Mulini.
Levata presto. L’Etna questa mattina è più chiaro, con nuvoletta bianca a carica, il mare più calmo senza onde bianche a incresparlo. Abbiamo raggiunto la vicino spiaggetta attigua al porticciolo di Santa Tecla e abbiamo preparato la nostra canoa. Sabbia e ciotoli rigorosamente neri, scogli neri e acqua limpida su fondale nero. La vecchia torre di avvistamento dritta sullo scoglio pronta a tuffarsi in mare ci vede partire alla volta (sperata) di Acitrezza.
La navigazione all’andata è stata tranquilla.
La costa un po’ monotona. Si, a movimentare il tutto ci sono case a picco sul mare, un villaggio costruito e abbandonato per sequestro, altre vecchie case affidate al buon cuore e alla compagnia delle onde del mare e alla salsedine. Qua e là una cascata di alberi di fichi d’india che non si capisce se vogliamo scendere in acqua a rinfrescarsi o se vogliano risalire l’irta scogliera per non essere inghiottite dalle onde.
Giusto sotto il faro di Capo Mulini abbiamo visto l’isola dei Ciclopi e ci siamo avvicinati, ma dopo quasi 8 km di fagaiate era il caso di tornare. Il vento era contrario, ma le corrente no.
Al ritorno ci ha fatto compagnia la visione dell’Etna fumante. Comunque è stata dura. In tutto abbiamo remato per oltre 16 km. Due braccia alla Hulk.