Alleanza sociale per la speranza. Convegno dei Direttori Pastorale scolastica e IRC

Alleanza sociale per la speranza. Convegno dei Direttori Pastorale scolastica e IRC

25 Aprile 2025 0 Di toniorollo

Un’alleanza sociale per la speranza,” è il tema del convegno nazionale degli uffici diocesani che curano la pastorale scolastica e l’insegnamento della religione cattolica (Irc) che si è tenuto ad Assisi dal 24 al 26 marzo scorsi.

Il convegno è stato aperto da monsClaudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, sottolineando la necessità di un’alleanza sociale per la speranza, inclusiva e non ideologica, citando Papa Francesco (Spes non confundit, 9). Nel suo saluto ha evidenziato come l’esperienza giubilare inviti a recuperare il paradigma della speranza anche nella scuola, nonostante le difficoltà attuali come determinata dal processo di autonomia incompiuta, di parità non del tutto conseguita, dalla ridotta integrazione sociale e dalle ricadute del crollo demografico. Ha incoraggiato a rinnovare il cuore per prendersi cura delle relazioni umane e a valorizzare l’ambito pastorale della scuola e dell’educazione, richiamando il pensiero di Maria Montessori sull’educazione come anima della pace.

Padre Giulio Michelini, ordinario di esegesi neotestamentaria all’Istituto teologico di Assisi, ha tenuto una Lectio biblica incentrata sul tema della speranza, riprendendo la figura di Abramo nella Lettera ai Romani. Ha spiegato come Abramo abbia coltivato una speranza contro ogni speranza attraverso la fede e superando dieci prove, diviene “amico di Dio”. Michelini ha sottolineato che “una promessa passa anche attraverso una ferita”, sollecitando un’aspettativa fiduciosa radicata nella pazienza.

Franco Nembrini, insegnante e scrittore, partendo dalla sua esperienza professionale ha affermato con forza che la speranza è l’argomento centrale del lavoro educativo. Ha evidenziato che il compito degli insegnanti è la comunicazione della speranza ai ragazzi di fronte alla fatica del vivere. Nembrini ha sostenuto che la speranza non può essere insegnata, ma testimoniata, facendo emergere il cuore buono presente in ciascuno. Ha sottolineato come il vero problema della scarsa capacità di dare ragioni per la speranza risieda negli adulti e negli educatori stessi. Ha proposto la “strategia del tu”, ovvero cominciare da sé stessi a credere alla promessa di bene iscritta nell’animo di ogni uomo come antidoto alla solitudine. Ha concluso sottolineando il bisogno dei giovani di essere visti, accolti e amati, di essere riconosciuti come promessa.

Mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola e il prof. Pierpaolo Triani, membro della presidenza del Comitato del Cammino Sinodale delle Chiese in Italia, hanno affrontato il tema “Chiesa e scuola, un’alleanza per la speranza“. Secondo mons. Mosciatti la speranza è una certezza profonda basata sull’esperienza quotidiana e che bisogna insegnare ai ragazzi che ciò che desidera il loro cuore è già presente. Ha sottolineato l’importanza della scuola per quest’opera di disvelamento e la ragionevolezza del cristianesimo come dimensione totalizzante da preservare nella scuola, valorizzando la pastorale d’ambiente. Il Prof. Triani ha evidenziato come il cammino sinodale richiami l’importanza dell’alleanza scuola-chiesa e la necessità di assumere la collaborazione con tutti i soggetti educativi. Ha messo in guardia dal “scolarizzare l’educazione”, sottolineando l’importanza di un’alleanza educativa più vasta che coinvolga diversi attori. Ha concluso affermando che la Chiesa può aiutare la scuola a rimettere al centro l’interazione dei saperi e che la stessa Chiesa può imparare dai giovani i segni di speranza.

All’interno del Santuario della Spogliazione il prof. Fabrizio Zaggia, insegnante di religione del Beato Carlo Acutis, ha portato la testimonianza sul suo “quasi santo” studente, sottolineando come abbia saputo coniugare modernità e fede. Ha evidenziato come Carlo dimostri la necessità di accettare Dio nei modi più imprevedibili e come la sua passione per Gesù sia un esempio attuale. Zaggia ha riportato la visione di Acutis sull’eucaristia come autostrada verso il cielo e sulla morte come passaggio all’eternità con Dio. Ha concluso sottolineando come l’incontro con Gesù attraverso la libertà di un ragazzo come Carlo chieda a tutti di essere un segno vivente dell’amore di Dio.

Don Alberto Frigerio, docente di etica della vita all’Issr di Milano, ha parlato sul tema di “Educare all’amore. È necessario ma è possibile?”. Ha identificato come fattori critici la fluidificazione identitaria e lo sperimentalismo sessuale, caratterizzato da una condizione precaria dei rapporti che rinuncia alla definitività, nel mondo degli adulti, e nei giovani da una promiscuità sessuale che mina il sé corporeo e traduce ogni affetto in agito sessuale. Ha ribadito la necessità di ripensare l’educazione all’amore contrastando l’assolutizzazione affettiva e promuovendo un paradigma personalistico ermeneutico in cui l’amore è dialogo che si basa sul dialogo. Ha chiarito che amare è una decisione che desidera il bene della persona amata e che educare significa maturare uno sguardo sapienziale sull’umano.

Nel corso del convegno c’è stato il tempo di un approfondimento da una parte tra i direttori diocesani per l’insegnamento della religione cattolica, che si sono confrontati sulla bozza del documento della Cei di prossima pubblicazione a quarant’anni dell’Intesa con lo Stato Italiano, dall’altra i direttori della pastorale per la scuola che, dopo uno scambio di esperienze, hanno incontrato Sergio Cicatelli, collaboratore per il settore del Centro studi della scuola cattolica, che ha commentato le nuove indicazioni ministeriali per la scuola dell’Infanzia e la Scuola primaria. 

Infine, il prof. Ernesto Diaco, direttore Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei ha congedato i partecipanti ricordando eventi importanti come il Giubileo del mondo educativo e il Cammino Sinodale della Chiesa in Italia. Ha presentato alcune iniziative dell’ufficio Cei nell’ambito della pastorale integrata e i futuri impegni del Servizio nazionale per l’Irc.


Pubblicato su Portalecce.it

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