
Santa Tecla e Acireale, all’ombra del vulcano.
26 Giugno 2025Giornata dedicata al viaggio.
Partenza con calma dopo aver fatto i panini e caricato ban bene l’auto. Erano quasi le 9 quando abbiamo lasciato Cavallino e l’arrivo era previsto ad Acireale tra le 16.00 e le 17.00. E così e stato!
Viaggio tranquillo, tranne il tratto tra Basilicata e Calabria dove si passa nei paesi tra i cantieri stradali, autovelox e venditori di cipolle e Nduja.
La Salerno-Reggio Calabria è completa ma semi vuota, ma soprattutto senza distributori di GPL (siamo dovuti uscire dall’autostrada e poi rientrare).
Doverosa la foto al cartello di Pizzo Calabro in felice ricordo di Aldo Giovanni e Giacomo.
La traversata dello stretto da S. Giovanni è stata Tranquilla e (quasi)vuota -Sul traghetto una
ventina di auto e qualche furgone -Mare calmo e arrivo in Sicilia – Vista la folla… Si è proprio sicuri della necessità di un ponte?
Alle 1630 siamo arrivati a destinazione in località Santa Teca, location bella e agrumosa. Da un Lato un mare a pochi metri calmo che fa respirare un’aria fresca, dall’altra l’Etna a pochi chilometri che spira un’aria calda.
In serata ma passeggiata by night and Acireale per visitare qualche chiesa Barocca e una prima verifica della cucina siciliana: pasta fresca con pesce spada e melanzane e spaghetti al nero di seppia.